Armando Casamonica torna a combattere e lo fa nella sua città, davanti ai suoi tifosi: il 25 giugno, presso il Casilino Sky Park di Roma, nella riunione organizzata da Quadraro Boxing Team, Armando salirà sul ring contro Joshua Ocampo (6-4-1), pugile argentino che ha recentemente sfidato Mauro Forte nella Dazn Boxing Night di Verbania, ad aprile 2022.
Il giovane superleggero romano insegue la settima vittoria di un record che inizia a consolidarsi, fatto di sei vittorie su sei match disputati. La Furia Del Quadraro è uno dei prospect migliori del movimento pugilistico nazionale, si allena presso la Quadraro Gym di Roma sotto l’egida del coach Silvano Setaro.
Lo abbiamo intervistato con la preparazione conclusa e il match alle porte, discutendo sia dell’incontro in sé, che del suo prossimo futuro.
Come è andata la preparazione per questo match? Cosa è cambiato o migliorato rispetto alle altre preparazioni?
“La parte fisica è stata focalizzata sempre su esplosività e rapidità, se parliamo di tattica sì ci sono stati dei cambiamenti. Rispetto agli scorsi match, abbiamo lavorato sul concetto di dettare il match, di essere dominante sul ring. Di solito combatto cercando di capire gli errori del pugile, sulla scelta di tempo. Se posso usare un termine un po’ forte, cercherò di fare il picchiatore”.
Il tuo avversario è Joshua Ocampo, che ha recentemente combattuto contro Mauro Forte nell’undercard di Zucco vs Nikolic. Lo hai visto combattere, cosa ne pensi?
“Non lo conosco pugilisticamente, so che ha combattuto contro Forte ma ancora non ho visto tanti suoi highlights. So però che è uno che boxa, che viene avanti, che non ha paura. Non mi spaventa perché comunque da dilettante ho affrontato un sacco di avversari, tosti, sto bene mentalmente”
Come visualizzi il match di sabato 25 giugno? Come pensi che possa svilupparsi, sul ring?
“Come ho detto prima, vedo un match più aggressivo da parte mia, voglio impostare così questo impegno. Poi ovviamente un pugile deve essere adattabile, non è che se sei un picchiatore devi sempre fare il picchiatore. Usi la strategia per vincere, non quella che c’hai fissata nella testa. Usi la tattica che serve”.
Quanto è importante combattere davanti alla tua gente, a Roma, con il seguito di tifosi che porti ad ogni match?
“Per me è tutto, non so come rispondere. Sono sincero, è un sogno che si avvera. Sentire il pubblico dalla mia parte, la palestra, gente del quartiere, è un’emozione incredibile e spero di poter combattere ancora in futuro nella mia città, è speciale Roma”.
Molti pugili hanno soprannomi che richiamano allo scontro fisico o a dettagli del proprio fisico. Tu invece sei la Furia del Quadraro. Ti senti orgoglioso di rappresentare e di provenire da un quartiere storico di Roma?
“Sono intrecciato col Quadraro. Sono nato e cresciuto lì, anche se ora vivo in un’altra zona di Roma la mia anima è là, il Quadraro è casa e lo sarà sempre. Sono tre anni che non sto più al Quadraro ma col cuore ci ritorno tutti i giorni”.
Nella tua categoria di peso, in Italia, contro chi ti piacerebbe combattere?
“Non ho un avversario che preferirei affrontare. Ogni match è a sé, se potessi combatterei contro tutti, vorrei testarmi con tutti. Quando ci affrontiamo tra noi italiani esce sempre un bel match, tutti vogliamo la vittoria e saliamo sul ring per la guerra. Non guardo le classifiche, non hanno un significato completo, nel senso che anche se un pugile sta dietro di me nel ranking ufficiale può sempre battermi. Si sa, nella boxe basta un pugno.
In accordo col tuo management, quali possono essere i tuoi step futuri?
“Il futuro per ora non se ne è parlato con la famiglia Cherchi. Voglio fare questo incontro, vincere dominando e poi recuperare un po’, è da gennaio che sono in palestra tutti i giorni. Verso settembre, ottobre, dovrei disputare la finale del trofeo delle cinture, in cui faccio per la seconda volta con Loli, un rematch molto atteso a Roma”.
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