Venerdì 18 novembre, presso la struttura polisportiva Seven Sporting Club di Savignano sul Rubicone (provincia di Forlì-Cesena), la OPI Since 82 in collaborazione con la Nello Carabini Italica Boxing Club e l’Around Sport, organizza un’importante serata di pugilato: nel clou, Matteo Signani cercherà di riconquistare la cintura di campione europeo dei pesi medi, che ha detenuto per tre anni prima di perderla in un match ambiguo, contro il francese Anderson Prestot, il 24 giugno 2022 a Massy, in Francia.
L’incontro di Massy è stato definito controverso per svariate motivazioni, soprattutto per l’assenza di controlli antidoping al termine del combattimento, conclusosi per una interruzione alla quinta ripresa a causa di un taglio subìto da Anderson Prestot. L’European Boxing Union, l’ente promotore dei titoli continentali, ha validato il risultato ma ha imposto un immediato rematch tra Prestot e Signani, da svolgersi quanto prima.
Grazie al sostegno materiale della società sportiva “Carabini Nello Italica Boxe”, la OPI Since 82 ha potuto portare la rivincita sul suolo italiano, in un evento che oltre al match valido per il Titolo Europeo conta un altro incontro iridato, il Titolo Italiano dei Pesi Supergallo conteso tra il campione in carica Vincenzo La Femina e lo sfidante ufficiale Matteo Lecca. Nell’undercard tre ulteriori incontri di pugilato professionistico: Giovanni Sarchioto, Niccolò Amore e Diletta Cipollone intratterranno la serata con le loro prestazioni prima del main event tra Signani e Prestot.
La “Carabini Nello Italica Boxe” è una società sportiva con palestra che ha sede a Savignano sul Rubicone ed è più di una semplice struttura dove potersi allenare. È la casa della boxe per questa zona di Romagna e un investimento così rilevante, come organizzare una manifestazione pugilistica con un Europeo in palio, è emblematico della passione per la nobile arte che Ivano Carabini porta avanti. Ivano è un imprenditore di successo, che ha aperto la palestra “Carabini Nello Italica Boxe” sia per tracciare un ricordo evocativo di suo padre, sia con l’obiettivo concreto di creare un sistema funzionale al futuro della boxe italiana.
“Mio padre ci ha regalato questo grande amore per la boxe: la palestra è intitolata a lui, a Nello Carabini, pugile professionista durante gli anni ‘50. Io stesso da ragazzo ho frequentato le palestre di pugilato e, pur non avendo lo stesso fervore agonistico di mio padre, ho subito la fascinazione di questo sport così magico. La palestra è importante: rappresenta la storia della mia famiglia e soprattutto, con l’aiuto dei maestri, è un diventata luogo dove cerchiamo di trovare e formare i campioni del futuro”.
È la prima volta che Ivano Carabini investe in prima persona nell’organizzazione di uno show pugilistico con ben due incontri titolati e complessivamente cinque match professionistici. Il motivo di tale decisione supera il mero ritorno economico, l’esposizione mediatica, la volontà di essere protagonista delle luci e dello spettacolo che le grandi boxing nights offrono: è una questione di giustizia.
“Sono sinceramente indignato: Matteo Signani, un campione legittimo che ha difeso la cintura per due volte, di cui una in trasferta in Francia con una meravigliosa vittoria per KO, ha perso il titolo per un’ingiustizia e soprattutto con delle ambiguità di fondo che non rendono merito alla cintura europea, che è stata onorata da tantissimi campioni indimenticabili. Quando ho saputo che l’incontro si sarebbe dovuto ripetere per le irregolarità commesse dagli organizzatori francesi, non ci ho pensato nemmeno un minuto: ho contattato Matteo, che è un amico, e assieme ai suoi manager, la famiglia Cherchi della OPI Since 82, ci siamo strutturati per organizzare il rematch contro Prestot qui, a casa nostra, in Romagna. È il minimo, per quello che Matteo ha dato al pugilato italiano!”
Le emozioni sono tantissime, l’adrenalina anche. Per Ivano Carabini è un grande onore contribuire in maniera così decisiva al rilancio della boxe tricolore.
“Mi sono spinto oltre: ho promesso a Matteo che, se dovesse vincere l’Europeo, mi sarei impegnato per portare il Mondiale in Romagna… i sogni sono soltanto progetti che vanno costruiti, passo dopo passo. Riuscirci sarebbe una grande soddisfazione. E credo che mio padre approverebbe. Anzi, sarebbe il primo tifoso di Matteo”.
Comunque vada, l’impegno di Ivano Carabini per la boxe italiana merita encomi e riconoscimento a lungo raggio.
I biglietti per la manifestazione saranno disponibili dalla prossima settimana.
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