Un vero pugile si vede quando riesce a superare le avversità per continuare il cammino verso obiettivi di successo. Fabio Turchi, dopo la sconfitta subita in Inghilterra contro Richard Riakporhe, ha deciso subito di ripartire con gli allenamenti e la programmazione del suo futuro. Mercoledì 27 luglio, presso gli Impianti Sportivi Isolotto, a Firenze, “Stone Crusher” rientrerà sul ring per ricominciare immediatamente a vincere.
Un ritorno importante: Fabio non combatte a Firenze da tre anni, da quando sconfisse Sami Enbom per KO alla prima ripresa nell’aprile 2019, durante la DAZN Boxing Night al Tuscany Hall.
Come stai, Fabio? Come è andata la preparazione fisica e tecnica per questo evento?
“Sostanzialmente sono in mantenimento, nel senso che continuo a seguire la preparazione del match con Riakporhe perché ero arrivato davvero preparato al meglio contro di lui. Subito dopo il match ho ricominciato ad allenarmi, fisicamente sto bene. Ho metabolizzato bene la sconfitta, ho voluto subito ripartire”
Finalmente torni a combattere a Firenze, dalla tua gente. Che effetto ti fa?
“Si era ventilata quest’opportunità di poter rientrare subito in carreggiata, sicché con mio padre e la società Boxing Club Firenze ci si è messi sotto per fare un match e abbiamo pensato fosse opportuno allestirlo a Firenze. Mi fa piacere esibirmi a casa mia. Certo, vorrei ritornarci per un evento internazionale, ma comunque son contento perché le prevendite stanno andando bene e questo mi stimolerà a fare una prestazione di livello”
La locandina dell'evento parla chiaro: Road to Europe. Obiettivo dichiarato diventare il campione europeo dei 91kg, quindi.
“Sì, con la famiglia Cherchi si è parlato dell’opportunità di inseguire la cintura europea. Io mi farò trovare pronto, questo incontro serve proprio a inserirmi bene nel ranking. Vedremo, il campione è Billam Smith ma si sa, nel pugilato tutto cambia subito, velocemente, bisogna soltanto aspettare e cogliere le giuste chance”
Ancora non è stato svelato il nome dell’avversario: ci puoi fare delle ipotesi su chi sarà?
“Ancora non ci sono conferme dichiarate, ma dovrebbe essere un ragazzo serbo valido, Stefan Mihailov, che non ha mai perso prima del limite, solido. Io lo affronto col massimo rispetto senza sottovalutare nessuno, ogni match può essere fatale, lo sappiamo bene”.
Raccontaci le sensazioni, le consapevolezze che ti ha lasciato il match con Riakporhe.
“La sconfitta l’ho metabolizzata abbastanza bene. Spiace perché ho chiaramente vinto la prima ripresa, perché l’ambiente è stato elettrizzante, intenso, e avrei voluto arrivare fino in fondo. È un’ulteriore maturazione a livello psicologico, ho tastato il top del pugilato. Allo stesso tempo ho dei punti interrogativi. Perché non so cosa avrei potuto fare. È durato così poco che non mi sono potuto esprimere. Però adesso sta a me ricostruirmi la possibilità di calcare un ring come quello di Wembley”.
Hai comunque ricevuto molto sostegno dopo la sconfitta: ti aspettavi tutto questo supporto?
“Mi fa piacere che si sia apprezzato il coraggio di andare a sfidare in casa sua uno dei pugili più duri della categoria. L’approccio mio credo sia stato buono. Non ero salito per fare la comparsa. Sentivo di poter dire la mia. Purtroppo il pugilato è questo. È successo spesso a mio favore di vincere subito, stavolta è toccato a me prendere un colpo duro. Ma sono già in piedi, per continuare a lottare”.
Comments