E’ una delle voci più competenti, coinvolgenti e analitiche tra i telecronisti del pugilato contemporaneo. Riesce a leggere benissimo i match che commenta, ed è capace di scrutare anche nelle pieghe psicologiche dei combattenti. Se tutto questo gli riesce così bene sarà anche perché quei momenti cruciali, quei dodici round intensi, quei match tirati fino all’ultimo respiro, lui li ha vissuti in prima persona, da protagonista assoluto: parliamo di Paulie Malignaggi.
Campione del mondo IBF dei pesi superleggeri e campione del mondo WBA dei pesi welter, il suo palmarès di incontri (36-8-0) lo certifica come uno dei migliori pugili degli anni 20 di questo millennio 2000. Sandro Casamonica, Miguel Cotto, Lovemore Ndou, Edner Cherry, Ricky Hatton, Amir Khan, Juan Diaz, Adrien Broner, Zab Judah, Shawn Porter, fino al suo ultimo match con Sam Eggington. Nomi pesanti, eppure Malignaggi non si è mai tirato indietro da nessuna sfida, perché è un fighter nato, che mette l’onore e la crescita personale davanti a tutto e tutti.
Oggi, Paulie è una personality consolidata nel mondo mediatico della boxe mondiale. Data la risonanza e l’importanza delle sue analisi, gli abbiamo fatto qualche domanda su come vede l’atteso match tra Florian Marku e Maxim Prodan. Prodan contro Marku è un incontro che ridefinirà la situazione europea dei pesi welter, e probabilmente lancerà a livello internazionale il vincitore.
Ti entusiasma la card di Joshua vs Usyk? Qual è il match che ti interessa maggiormente del sottoclou?
“E’ una card grandissima. Per Prodan è una opportunità immensa, c’è Usyk che è Ucraino e Prodan è suo connazionale, ci saranno i tifosi ucraini e ci sarà del tifo in suo favore, anche se pure Marku porta tanto tifo ed è popular in Regno Unito. Sarà un match emozionante per entrambi, perché non hanno mai combattuto in una reunion così prestigiosa, sarà una serata dove se tirano fuori il meglio avranno un’esposizione mediatica totale”
Il pubblico UK sta letteralmente dando per scontato che Marku distrugga Maxim Prodan. Tu che ne pensi? Credi che stiano sottovalutando le qualità di Maxim?
“Purtroppo molti pugili italiani che sono andati all’estero, in tempi recenti, hanno fatto prestazioni non all’altezza da esser considerati competitivi. Ricordo quando Branco fece con Arturo Gatti e fu un wonderful display. Comunque sia, anche se i tifosi inglesi e i media danno Prodan per sfavorito, sono solo opinioni, sta tutto a Maxim. Io sono stato sia dalla parte del favorito che all’angolo dello sfavorito, e sai cosa? Le chiacchiere intorno a te stanno a zero quando sali sul ring. Sei tu che decidi il tuo destino. Le opinioni non entrano nel ring con te, quando la campana suona non conta niente, sta tutto a te!”
Se hai seguito, o quantomeno hai presente gli stili di entrambi i pugili, quali possono essere le chiavi di successo di un match che mette davanti due pugili swarmer, che amano la corta distanza?
“Io penso che Marku non sia proprio un pugile swarmer, gli piace sì il corpo a corpo ma ha caratteristiche tecniche più rapide di Prodan, lo si è visto anche nei suoi ultimi match che riesce spesso ad accorciare e a uscire, ed è mobile sul ring. Però è anche vero che Marku ha l’orgoglio del combattente, accetta lo scontro, e a metterla su quel piano Prodan è bravissimo. Maxim ti mette pressione, ti insegue, penso che si vedranno scambi spettacolari, Prodan dovrà riuscire a rompere il ritmo di Marku. Marku dovrebbe rimanere tecnico per vincere il match, invece Prodan deve cercare di rendere il match uno slugfest vero e proprio. E credo che Marku non si tirerà indietro!”
Cosa ti piace di Maxim Prodan come pugile?
“Quello che ho visto di Prodan è che è molto aggressivo, è discreto di tecnica e penso che il Training Camp in Ucraina gli ha fatto bene: d’altronde, se ti alleni in una delle nazioni che sforna più talenti della boxe, non puoi che migliorare. Secondo me lì in Ucraina avrà avuto sparring partner di livello, che gli consentiranno di salire contro Marku avendo avuto già dei round solidi alle spalle”
Come vedi la situazione dei pesi welter attualmente? Credi che i giovani rampanti (come Virgil Ortiz, Jaron Ennis, Conor Benn) possano insidiare il trono di Ugas, Errol Spence e Crawford?
“I welter sono stupendi al momento, c’è un bel rush in cima, vedi il match che hanno chiuso tra Crawford e Shawn Porter, e i giovani anche sono belli agguerriti. Questi ragazzi hanno opzioni spettacolari davanti a loro, Virgil Ortiz è fortissimo, penso che anche il vincitore del match tra Prodan e Marku si piazzerà tra i top prospect dei welter, perché il palcoscenico e la visibilità saranno esagerati.”
Pronostico secco: chi vince tra Prodan e Marku, e in che modo?
“Ehhhh ci sono troppe variabili da considerare, non è un match scontato! Dipenderà dalle emozioni di entrambi i fighter. Prodan sarà in un’atmosfera non favorevole per lui, vedremo come reagirà di testa. Entrambi hanno molto coraggio e orgoglio, quindi anche nelle fasi negative del match troveranno la forza di reagire. Sarà un match in cui sia Prodan, che Marku, combattono con il loro miglior avversario. Si guarderanno al face off e sapranno che è la sfida della loro vita. Mi allargo un po’, e visto che gioca in casa ed è più rapido di Prodan, metto leggermente in vantaggio Marku rispetto a Prodan. Ma non è un match semplice da pronosticare. Prodan se gli mette pressione, se lo asfissia bene, metterà Marku in difficoltà, anche perché Florian fino ad ora non ha mai incontrato uno swarmer come Maxim che ti mette sotto stress. Saranno questi momenti chiave che decideranno il match, cercherò anche io di capire la loro psicologia e la loro testa durante i round. Ma ripeto, ci sono troppe variabili per dare un risultato preciso e certo. Anche perché nella boxe non c’è niente di certo!”
Ringraziamo Paulie Malignaggi per la totale disponibilità, per la gentilezza e per la competenza. Grazie mille, champ!
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