Vincenzo La Femina, detto Winchester, ha conosciuto una forte progressione nell’arco temporale dell’ultimo anno. Il suo record attuale è di 10 vittorie e 0 sconfitte, ha iniziato a far parlare di sé dall’esordio di febbraio 2021 in diretta DAZN contro Narvaez. C’è stata poi la vittoria convincente su Emiliano Salvini e il match più recente, l’esplosiva performance contro l’esperto Oleksandr Yegorov nell’undercard della DAZN Boxing Night di ottobre 2021: vittoria per TKO alla sesta ripresa.
Ora è il momento di salire di livello: venerdì 29 luglio, presso lo Stadio Comunale Marcello Torre della sua Pagani, disputerà l’incontro valevole per il vacante Titolo Italiano dei pesi Supergallo contro Marco Scalia (11-8-0). La Pagani Boxing Night, organizzata dalla OPI Since ’82 in sinergia con la Thunder Boxing Club e con il patrocinio del comune di Pagani, sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della federazione.
I biglietti sono in vendita al prezzo di 25,00€ per il bordoring, 15,00€ per la tribuna: per maggiori informazioni basta contattare la pagina instagram Thunder Boxing Club di Pagani. I biglietti saranno in vendita anche la serata dell'evento, al botteghino dello stadio.
Partiamo dalle basi: come stai? Come è andata finora la preparazione?
“Sto sereno, sto bene, va tutto alla grande. Il mio corpo è forte e regge gli allenamenti intensi. Miglioro ad ogni incontro e lo dimostrerò con questo titolo. Ho fatto sparring con gente di categoria superiore, superwelter, pesi medi con mani pesanti… mi sto irrobustendo, so combattere, reggo colpi duri. Sto forte, anzi come dice Luchè: stamm’fort!”
Conosci il tuo avversario, Marco Scalia? Hai visto qualche suo match?
“Ogni match lo affronto allo stesso modo con grande serietà. Di lui ho visto qualche spezzone e ho notato come cambi l’approccio al match a seconda soprattutto del divario fisico. Magari con pugili più alti è aggressivo, con pugili che hanno il suo stesso allungo cerca di andare di rimessa. Lo rispetto come rispetto tutti i miei avversari, ma la cintura resterà a Pagani!"
Che tipologia di incontro ti aspetti?
“Valuterò a seconda di come si imposteranno le prime riprese. Nella boxe bisogna essere adattivi all’avversario. Una cosa la posso dire perché me la sento: sono carico, sto veramente scoppiando di energia. Io farò al mio solito, tempismo e aggressività, cercherò di far fare a Scalia quello che voglio io, che è la regola magica del pugilato”
Avresti dovuto inizialmente combattere contro Matteo Lecca. Quando è stato annunciato il match contro Scalia, sui social c'è stata una levata di scudi di indignazione, hai ricevuto diversi attacchi a livello personale. Come hai reagito?
“Un sacco di persone hanno iniziato ad attaccarmi per questo incontro con Scalia, anche se purtroppo non sanno bene come sono andati i fatti. Da un lato questo mi carica perché vuol dire che se la prendono così sul serio significa che io sono l’uomo da battere, d’altro canto so di essere ragazzo onesto, serio, e non tollero di essere attaccato senza motivo. Da piccolo io ero un bambino innocuo, non facevo del male a nessuno e anzi, le pigliavo da tutti. Però ero coraggioso, sai perché? Perché quando hai ragione non devi giustificarti di niente, quindi io reagivo sempre con la massima determinazione. Così è ancora adesso per me. Io non ho la coscienza sporca di niente. Mettono in dubbio che io non riesca a fare il peso, che io abbia paura… io non ho paura di niente e di nessuno. Anzi, resto coi piedi per terra perché so che bisogna sempre restare umili, ma al momento non ho rivali in Italia nella mia categoria”
Al netto di questo, come ti fa sentire poter competere per la cintura di campione nazionale proprio nella tua città, addirittura nello stadio della Paganese?
“Pensare che io ogni domenica, quando la mia Paganese gioca in casa, vado a calcare gli spalti con i fratelli del mio gruppo, e che venerdì 29 sarò io a giocarmi la vittoria, è qualcosa di ineguagliabile. Indescrivibile. Sarà un’atmosfera caldissima e mi fa piacere che sto riuscendo a convogliare gente anche da altri comuni, altre città. Sorrento, Napoli, zone della Campania più distanti dal mio paese. Mi piace aggregare, è un’affermazione che sto facendo bene. Sarà un onore essere al centro del ring nello stadio Marcello Torre!”
Da dove nasce l'amore per la Paganese, per il gruppo Street Urchins?
“L’uomo è fautore del proprio destino ma certe cose capitano perché devono capitare. Io sul diario delle medie scrivevo S.U., un logo che vedevo per strada, amavo quel logo, quei murales, lo scrivevo dappertutto. Poi quando sono diventato grande ho capito che era un gruppo organizzato dei tifosi della Paganese. Ma non è solo calcio o tifo. Io sono legato a Pagani, è la mia città, è dove sono nato, mi sento di appartenere a queste strade. Tifare la Paganese è un modo per difendere e omaggiare la mia città!”
Quando hai combattuto contro Narvaez, a Febbraio 2021, ci pensavi che poco più di un anno dopo avresti potuto avere la possibilità di diventare campione italiano?
“Io da piccolino volevo diventare un pugile famoso, che si esibiva in televisione. Non sono famoso, sto ancora crescendo, ma il sogno si sta realizzando. Quel bambino piccolo lo vedo lì davanti a me ogni giorno, che mi motiva, mi dice di non mollare”.
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